I materiali
Le parti essenziali
dello strumento sono sicuramente gli specchi, posti a 45° che permettono
la doppia riflessione.
I primi specchi realizzati nell'antichità erano semplici lastre di metallo,
spesso argento, rame o bronzo, perfettamente lucidate. Oggi gli specchi consistono in
una lastra di vetro su cui è deposto un sottile strato di argento o alluminio,
fissato al vetro per elettrolisi.
Col tempo i due
specchi (rapidamente deteriorabili) vennero sostituiti da prismi di
diversa forma (squadri a prisma tascabili).
In ottica per prisma si indica corpo trasparente delimitato da facce piane non
parallele ( facce rifrangenti ), tali che un raggio di luce che incida su una
di esse emerge dall'altra, dopo essere stato rifratto subendo una deviazione
che dipende dall'indice di rifrazione del mezzo e dalle caratteristiche
geometriche del prisma stesso;
Il
funzionamento dello squadro a prismi, a differenza di quello a specchi, è quindi basato sulle leggi della rifrazione e
sul fenomeno della rifrazione totale.
(Fonti: Specchio-Wikipedia
"prisma" searched in Google Oxford Languages)
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